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Approfondimenti | 18/7/2024

Delibera 345/2023/R/eel | TIDE - Testo Integrato del Dispacciamento elettrico

TIDE

Il TIDE o Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico, approvato con la delibera 345/2023/R/2019, è una riforma messa in atto da ARERA che va a modificare la regolamentazione del dispacciamento elettrico italiano. Questo documento si pone l’obiettivo di integrare alcuni elementi regolatori preesistenti riportati nella Delibera 111/06 con alcuni elementi innovativi.

Tale testo integrato entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.

In questo testo integrato ARERA si troveranno, inoltre, numerosi elementi fondamentali per l’evoluzione del sistema elettrico quali, ad esempio, il mercato della capacità, il mercato per la remunerazione della capacità dei sistemi di accumulo e la disciplina dell’essenzialità.

Gli obiettivi del TIDE sono essenzialmente due:

  1. Garantire la sicurezza futura del sistema elettrico, in un contesto che vede sempre più la nascita di impianti rinnovabili non programmabili e una crescita della cosiddetta generazione distribuita;
  2. Razionalizzare tutti gli aspetti regolatori relativi al dispacciamento tenendo conto del quadro normativo e regolatorio europeo che prevede mercati sempre più armonizzati ed integrati.


La relazione tra TIDE e transizione energetica: parliamo di contesto

Essendo la transizione energetica un tema centrale nelle politiche energetiche europee ma non solo, il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 richiede, per forza di cose, una maggiore diffusione di fonti rinnovabili non programmabili, spesso gestite grazie ad impianti di piccola taglia diffusi sul territorio. Questo implica senza dubbio un’attenta pianificazione che disegni un nuovo assetto del sistema elettrico.

Infatti, il fenomeno al quale stiamo assistendo è il graduale passaggio da un sistema caratterizzato da pochi grandi impianti programmabili che possono essere utilizzati su richiesta dei gestori della rete elettrica, in base alle esigenze del mercato accendendoli, spegnendoli o regolandone la potenza in base alla richiesta, ad un sistema composto da impianti distribuiti sul territorio ed alimentati da fonti rinnovabili non programmabili quali l’energia solare ed eolica. A questo si aggiunga il fatto che questi impianti inizialmente non erano stati progettati per immettere attivamente energia elettrica nelle reti di distribuzione, ma erano stati pensati con un ruolo passivo.

Stiamo quindi vivendo in primis un cambiamento dei ruoli dei produttori e dei clienti, vedendo nascere termini come quello di prosumer. Anche Terna sta per vedere cambiare quello che è il suo ruolo nel mercato e sarà infatti chiamata ad acquistare risorse per i servizi ancillari da numerosi impianti di piccola dimensione che opereranno in modo aggregato.

Il nuovo quadro regolatorio del TIDE permette di coinvolgere tutte queste “nuove” unità quali gli impianti rinnovabili, la generazione distribuita e le unità di consumo. Questo cambiamento trasforma, infine, anche il ruolo dei clienti finali che, per la prima volta, diventano parte integrante del dispacciamento della rete.


TIDE: alcune novità

Nuova struttura del mercato dei servizi di dispacciamento (MSD)

Il TIDE delinea la nuova struttura del mercato dei servizi di dispacciamento (MSD) che, secondo quanto previsto dalla direttiva europea UE 2019/944, viene suddiviso in due sottofasi:

  • Bilanciamento ovvero tutte quelle attività che Terna svolge per assicurare il mantenimento della frequenza del sistema entro un intervallo predefinito e un’adeguata quantità di riserve;
  • Ridispacciamento ovvero le modifiche del profilo di immissione e prelievo per garantire la sicurezza della rete e modificare i flussi fisici per risolvere una congestione.


Attività di bilanciamento e servizi ancellari

Questa deve essere effettuata principalmente tramite prodotti standard di bilanciamento quali Frequency Containment Reserve (FCR), automatic Frequency Restoration Reserve (aFRR), manual Frequency Restoration Reserve (mFRR) e Replacement Reserve (RR) scambiati tramite le piattaforme europee (Picasso, Mari e Terre). È inoltre previsto un passaggio graduale dall’attuale obbligatorietà della fornitura della riserva primaria (FCR) ad un meccanismo ibrido dato da un lato da una fornitura obbligatoria e dall’altro da una nuova procedura a mercato.


Superamento del concetto di UP

Per garantire una più ampia partecipazione alla fornitura dei servizi di bilanciamento e ridispacciamento, non sarà più utilizzato il concetto di rilevanza delle UP (Unità di Produzione). Tutte le unità potranno quindi affiancare al loro ruolo principale di produttore o consumatore di energia un ruolo ancillare, ossia la fornitura dei servizi sulla base delle richieste del Transmission System Operator (TSO) ovvero Terna e del Distribution System Operator (DSO) ovvero i distributori.

 

Revisione tassonomia per identificazione e classificazione delle unità e degli aggregati di risorse

Si effettua una revisione della tassonomia utilizzata per identificare e classificare le singole unità e gli aggregati prevedendo categorizzazioni quali, per il gas, UAS (Unità Abilitate Singolarmente), UVAN (Unità Virtuali Abilitate Nodali), UVAZ (Unità Virtuali Abilitate Zonali), e per l’energia elettrica UAS, UnAP (Unità non Abilitate Programmabili), UVN (Unità Virtuali Nodali) e UVZ (Unità Virtuali Zonali) ai fini della partecipazione ai mercati di bilanciamento e ridispacciamento, coerente con i principi di non discriminazione fra le unità previsti dall’UE.

 

Aggiustamento dello sbilanciamento

Viene introdotto il concetto di aggiustamento dello sbilanciamento, previsto dal regolamento Balancing, come ulteriore elemento che considera le movimentazioni effettive eseguite dalle unità, e la determinazione dello sbilanciamento aggregato macrozonale.

 

Ruolo attivo del distributore

Il distributore dovrà controllare che le movimentazioni sulla sua rete non comportino la nascita di vincoli, congestioni o problemi nell’esercizio delle reti locali, diventando così anche acquirente di risorse per i servizi ancillari locali.

 

Superamento del PUN verso i prezzi zonali

Il TIDE, nel rispetto della richiesta della Commissione Europea orientata verso una maggiore armonizzazione del mercato interno europeo dell’energia, prevede il superamento del Prezzo Unico Nazionale come prezzo di valorizzazione delle offerte di acquisto sul MGP e l’aggiornamento delle modalità di calcolo del prezzo di riferimento dell’energia elettrica scambiata sul MGP ai sensi dell’articolo 13 del D.lgs 210/21 e ss.mm.ii. e del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica n. 151 del 18 aprile 2024.

Con decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, sentita l'ARERA, sono stabiliti le condizioni e i criteri per l'applicazione ai clienti finali, a decorrere dal 1° gennaio 2025, di prezzi zonali definiti in base agli andamenti del mercato all'ingrosso dell'energia elettrica. Con il medesimo decreto sono altresì stabiliti gli indirizzi per la definizione, da parte dell'ARERA, di un meccanismo transitorio di perequazione tra i clienti finali, che tenga conto del contributo alla flessibilità e all'efficienza del sistema nonché delle esigenze di promozione della concorrenza nel mercato, a compensazione dell'eventuale differenziale tra il prezzo zonale e un prezzo di riferimento calcolato dal GME in continuità con il calcolo del prezzo unico nazionale.

Fonte: articolo 13 del D.lgs 210/21, Formazione dei prezzi nei mercati dell'energia elettrica


Il testo integrato introduce quindi, a partire dal 1° gennaio 2025, i cosiddetti prezzi zonali che andranno a valorizzare le offerte di acquisto sul Mercato del Giorno Prima (MGP) gestito dal GME. Questo ha portato con sé anche una revisione del modello zonale attualmente in vigore. ARERA individua due approcci con i quali identificare le zone (analisi preliminare):

  • Expert based, basato su evidenze empiriche riscontrabili nella realtà;
  • Model based ovvero che individua le zone con un approccio teorico basato su modelli predefiniti quali aggregazione di nodi.

È in carico poi a Terna individuare queste zone e inviarne comunicazione all'Autorità che entro sei messi dovrà approvarne le risultanze (revisione formale).


Misura quartoraria come unità minima

Con l’obiettivo di armonizzare alcune regole di funzionamento del mercato elettrico italiano a quelle degli altri mercati europei, il TIDE prevede l’adozione anche in Italia dell’Imbalance Settlement Period (ISP) pari al quarto d’ora.

Riferimenti normativi

Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE

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