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6/2/2025
A partire dal 2025 nel mercato elettrico italiano è stato introdotto il PUN Index GME che ha sostituito il tradizionale Prezzo Unico Nazionale (PUN) come riferimento per il costo dell'energia elettrica. Il nuovo indice, calcolato dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), riflette il prezzo medio ponderato dell’energia scambiata nel Mercato del Giorno Prima (MGP), tenendo conto delle differenze di prezzo tra le zone geografiche in Italia.
Perché nasce il PUN Index GME?
L’Italia fa parte del Price Coupling of Regions (PCR), l'iniziativa avviata per sviluppare un'unica soluzione di price coupling in tutta Europa sul mercato del giorno prima. Ciò è di importanza cruciale per realizzare l'obiettivo di un mercato elettrico armonizzato in tutta l'area dell'UE. Il PCR si basa su tre grandi principi: unico algoritmo, funzionamento efficace e responsabilità di ciascuna borsa elettrica. Uno degli elementi chiave del PCR è lo sviluppo di un singolo algoritmo per il coupling che prende il nome di Euphemia (acronimo di Pan-European Hybrid Electricity Market Integration Algorithm) che è usato per il calcolo dell'allocazione dell'energia e la determinazione dei prezzi in Europa, massimizzando il social welfare e incrementando la trasparenza nel calcolo dei prezzi e dei flussi.
Fonte: Studio RSE, APE Appunti di Energia – Il superamento del PUN
A differenza del PUN tradizionale, che rappresentava un semplice prezzo medio nazionale, il PUN Index GME viene calcolato in base a:
Questo calcolo viene effettuato su base oraria e poi aggregato per ottenere un valore giornaliero e mensile.
I valori del PUN Index GME sono pubblicati sul sito del GME. Nella sezione dedicata troverai:
Mentre il PUN applicava un prezzo unico per tutta Italia, il PUN Index GME permetterà di differenziare i costi tra le zone, premiando quelle con una maggiore efficienza nella produzione e distribuzione di energia.
L’adozione del PUN Index GME influenzerà diversi aspetti del mercato energetico:
Per i consumatori finali, il passaggio al PUN Index GME comporta alcune modifiche importanti portando ad una maggiore trasparenza nei prezzi. Gli utenti potranno vedere come il prezzo dell’energia varia a seconda della zona di residenza con l’elevata eventualità che possa crearsi una differenziazione tariffaria maggiore tra Nord, Centro e Sud Italia.
Un impatto che sarà visibile anche sulle bollette, in uno scenario però più a lungo termine, comportando delle variazioni nei costi ad esse associati.
Questo perché a breve termine, in ottemperanza al decreto 210/2021, ARERA ha previsto un meccanismo transitorio di perequazione, valido fino al 31/12/2025, per evitare impatti bruschi sui prezzi dell’energia.
A lungo termine invece le bollette potrebbero aumentare o diminuire in base alla zona, premiando chi vive in aree con abbondanza di energia rinnovabile o bassi costi di produzione.
L’introduzione del PUN Index GME potrebbe incentivare anche l’efficienza energetica perché:
L’introduzione del PUN Index GME rappresenta in sintesi un cambiamento significativo nel mercato elettrico italiano. Pur introducendo una maggiore complessità, offre diversi vantaggi:
Tuttavia, resta da vedere come il sistema si evolverà nel tempo e quali saranno gli effetti reali sulle tariffe e sulla competitività del settore.
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